Autore: Giovanna Di Stefano1
Il Parco Centrale dell’E.U.R fu progettato dall’architetto Raffaele De Vico, nominato nel 1939 consulente dell’Ente EUR per i Parchi ed autore del “progetto del verde” dell’intero quartiere. La scelta di quest’area quale oggetto di uno studio sull’accessibilità è stata determinata dall’importanza che riveste questo Parco nell’ambito dell’EUR, quartiere attualmente al centro di un’importante operazione di rilancio economico/culturale, di cui testimonianza più visibile sono i grandi interventi architettonici in programma (Palalottomatica, Centro Congressi Italia, Velodromo). Un polmone verde che si configura come momento di relax e di svago, complementare in questo alle attività svolte nelle suddette strutture; un parco che sarà sempre più frequentato in un immediato futuro e che chiede dunque un ripensamento del proprio sistema di fruizione, partendo dall’analisi dei servizi offerti e dalle loro carenze.
Obiettivi e criteri progettuali
evitare che gli interventi ai fini dell’accessibilità si configurino come elementi evidentemente rivolti a categorie d’utenza con specifiche difficoltà (evitare spazi dedicati).
fare in modo che ogni parte sia fruibile da un’utenza ampliata in maniera autonoma, senza cioè l’ausilio dell’accompagnatore, e che vengano tenute in considerazione le residue capacità di ognuno.
modificare l’assetto distributivo-territoriale del parco solo dove il requisito di accessibilità lo richiede (aggiunta di percorsi nuovi per diminuire le pendenze, slarghi per ospitare indispensabili strutture informative e di mobilità, nuove pavimentazioni in sostituzione delle attuali, impraticabili) evitando di rendere tutti i percorsi totalmente accessibili.
Analisi delle criticità: barriere all’accessibilità
Le carenze del parco riguardano:
- l’avvicinamento al parco, complicato dalla carenza di parcheggi, assenza di rampe di raccordo sui marciapiedi, semafori inadeguati, forti dislivelli
- vialetti interni con percorribilità difficile per degrado, pendenze eccessive, sedute scomode, illuminazione scarsa e non ultima una mancanza totale di segnaletica, che determina un forte senso di disorientamento (ipovedenti, non vedenti, persone con scarso
orientamento) oltre che una carenza di informazione. - le strutture (bar, ristoranti, parco giochi, piscina,ecc..) sono realizzate senza il minimo accorgimento nei confronti di persone con impedite o ridotte capacità motorie e sensoriali.